Plico del fotografo: trattato teorico-pratico di fotografia
rasentare gli orli dell’apertura, non sarà più possibile osservare una distinta immagine sul vetro spulito, perchè l’immagine sarà resa confusa da una
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soffrono alcuna deviazione dalla lente. Ogni retta, che passi sul centro ottico di una lente senza passare pel centro di curvatura, dicesi asse secondario.
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spulito, e sul prolungamento delle linee PH, QH, RH, ed il triangolo A B C nel vetro spulito sarà una veduta, la cui prospettiva è corretta. Ora rimettasi
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concava verso l’oggetto, e con un diaframma un po’ distante sul davanti, le linee ai margini sono concave relativamente al centro, e quando si usa la
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incisi sul vetro, la superficie cilindrica sopra cui la carta si applica; questi quadretti si producono identicamente sopra tutte le immagini».
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questo riflette la luce sul condensatore B, da cui la luce viene concentrata sull’oggetto trasparente posto in V. Avanti a questo oggetto, che è
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suo foco coniugato sul parafuoco in p.
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b. Cornea trasparente. — Immediatamente attaccata alla sclerotica trovasi la cornea trasparente, che chiude il bulbo dell’occhio l’occhio sul davanti
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2° Che ciascun occhio vedesse sul quadro la sola prospettiva che gli conviene.
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1° Che sul piano del quadro fosse segnata ciascuna delle prospettive del corpo conveniente a ciascun occhio;
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Nelle lezioni sul disegno axonometrico ricordate di sopra viene spiegata nel modo seguente la diversità di prospettiva dei due occhi presso la
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guardasse un corpo rotondo, il suo contorno sarebbe affatto diverso per ciascuno dei due occhi non solo sul quadro di prospettiva, ma ben anche sul corpo
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1° Ripulire la superficie di rame da inargentare, toccarla con soluzione di nitrato d’argento che depone sul rame un sottile strato di argento
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e quest'ultimo sale deve essere quello che rimane sul disegno, e che al contatto dell’acido gallico prende la tinta nera.
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Sul rame, sullo stagno, sull’argento, l’acido nitrico a 1,50 di densità sembra inerte, ma diventa attivissimo coll’aggiunta di un poco d’acqua, li
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produce un annerimento istantaneo sul
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operare sul collodio, e sul collodio albuminato, farà bene esercitarsi per qualche tempo col procedimento all’albumina, perchè con questo le preparazioni
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L’applicazione dell’albumina sul vetro si può dividere in due parti principali: 1° Ripulimento della lastra; 2° Spargimento dell’albumina sulla
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Non bisogna aver inquietudine che il liquido, che si sparge sul vetro, cada nell’inclinare la lastra. Si osserverà infatti, che gli orli spuliti del
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fondere con un po’ di trementina, e questa estremità riscaldata si applica sul mezzo del rovescio della lastra albuminata.
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sull’aceto-nitrato, facendo attenzione di portarla tutta sul liquido senza momenti d’arresto dopo che essa ha toccato la superficie del liquido.
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Per poter giudicare della venuta del disegno, metti sul tavolo, che ti sta davanti, un foglio di carta bianca. Portando la prova a leggiera distanza
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strato sottile sul vetro come ha bisogno il fotografo. Perciò un tale collodio prima del suo impiego in fotografia deve venir dilungato con etere e con
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1a Altra maniera di preparare il cotone fulminante. — L’azione dell’acido solforico sul salnitro avendo per effetto di mettere in libertà l’acido
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pellicola porosa, uniforme, aderente sul vetro, poco contrattile. Quando la temperatura è solo +35° circa, la struttura fibrosa del cotone fulminante
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Il collodio contrattile è quello che quando si stende sul vetro forma una pellicola che si contrae e tende a staccarsi dal vetro. Una tale pellicola
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5a Azione dell’alcool e dell’etere sul collodio fotografico. — Parlando del collodio semplice abbiamo veduto quale sia l’azione che esercitano questi
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In questi ultimi tempi si fece un gran chiasso sul collodio alcoolico, quasi che esso dovesse far scomparire il collodio etereo. Quest’ultimo ha
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Il collodio si stende più facilmente dell’albumina sul vetro in modo uniforme, per la proprietà, che esso possiede, di seccarsi prontamente, e di non
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1a Densità conveniente al collodio. — Solamente nell’operazione di applicare il collodio sul vetro si riconosce se la densità del collodio è quella
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dello strato che lascia sul vetro, si giudicherà se il collodio contiene la voluta quantità di cotone fulminante.’
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, la produzione dell’ioduro d’argento sul collodio essendo subitanea, se non s’introduce di un sol getto la lastra nel liquido, e se non si agita il
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abbastanza solidamente sul vetro in modo che esso non possa più staccarsi dal vetro nell’immergerlo nel bagno, e ciò succede in pochi istanti
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3aPellicola di argento sul bagno. — Il bagno sensibilizzatore quando è nel bacino e vi rimane in riposo, anche quando si tiene coperto con un cartone
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segue che questo piano verticale passante per AB ed o taglierà il vetro secondo la retta Ao; ora io dico che l’immagine di AB si farà sul vetro più o
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Prima di chiudere questo capitolo noi dobbiamo ancora arrestarci un istante sul modo di sviluppare col mezzo del protosolfato di ferro.
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principiante imparerà a conoscere la sensibilità del collodio impiegato, e regolarsi sul tempo di esposizione nella camera oscura per arrivare ad ottenere
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lunghe, od hanno per effetto di togliere la tenacità ed adesività dello strato sul vetro, sarà meglio passar oltre, che parlar di esse.
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È cosa singolare ed utile che l’albumina stesa sul collodio è
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Per svelare l’immagine prodotta dalla luce sul collodio albuminato, e per fissarla, si opera, come dissimo presso l’albumina, cioè:
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poggiare sul bagno d’argento.
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bolle d’aria tra la carta ed il liquido, e che la soluzione non venga a portarsi sul rovescio della carta.
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Per poter ottenere questo cambiamento sul colorito della prova si deve esporre il disegno all’azione di materie che reagiscano sopra dell'argento
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piccola; e la sua susseguente azione non può più inquietarci, perchè è inetta a portare una perturbazione sensibile sul disegno.
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2° Preparare e quindi portare sul vetro la gelatina. — Metti
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L'arte del gelatinatore consiste in tre operazioni principali: 1° Dare il fiele al vetro di un bacino; 2° Preparare, e quindi portare sul vetro
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Il fiele che si stende sul vetro prima della gelatina agisce coll’impedire l’aderenza della gelatina sul vetro. I corpi grassi, p. e., una soluzione
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Si prende la lamina metallica, e prima di assoggettarla alla tavoletta fissata sul margine di un tavolo, si passa un ferro per tutta quanta è la
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adattata la lamina da fissare in un appropriato bacino si versa sul disegno, e d’un sol tratto, una soluzione composta di
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2° Si salda sul rovescio della prova un filo di rame, quindi si ricopre di cera il rame della prova ed il rame del filo che viene ad immergersi nel
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